Descrizione
Tutta l’area è sito archeologico, visitabile in alcune aperture estive programmate o con visite prenotabili ancora in fase di scavo. Insediamento preistorico e poi romano, il Monte San Michele fu fortificato dai longobardi ed in seguito divenne vera e propria fortezza, Bastia, con mura che circondavano il pianoro sommitale. Ancora nel IX sec. vi sorgeva una chiesa dedicata a San Michele, patrono dei longobardi. Nella seconda metà del XIV sec., quando la chiesa aveva ormai perso importanza a scapito di quella di San Giovanni Battista, posta più in basso, venne costruito in fianco un convento dei monaci olivetani. Danneggiati dalle truppe di Jacopo dal Verme che occuparono il sito nel 1399, con la Serenissima, il convento e la chiesa di San Michele furono restaurati, ma nel 1509 i Confederati della Lega di Cambrai distrussero ogni fortificazione e danneggiarono la chiesa.
Successivamente ristrutturata, nelle visite pastorali del XIV sec., si parla di essa, custodita da un eremita, dopo essere stata tenuta da un sacerdote che venne scomunicato perché vi conviveva con una donna.
Con l’abolizione degli eremiti, la chiesa passò sotto la giurisdizione della parrocchia di Cavaion. Nel 1710 venne devastata dei soldati francesi; in seguito riaperta al culto, nei primi decenni del 1800 venne demolita in gran parte ed i suoi marmi furono utilizzati nella costruzione e nell’arredo della nuova parrocchiale.
Per visitare l'archeoparco della Bastia sul Monte San Michele le prenotazioni vanno effettuate o telefonicamenti ai seguenti numeri: 0456265711 e 3475430749 oppure scrivendo una mail a ass.archeocavaion@gmail.com
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Ultimo aggiornamento: 17 novembre 2023, 13:27